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Quando il genio proprietario della macchina in doppia fila si decide a spostarla, sono le 21 e 15, scendiamo e scopriamo una nuova chicca: il treno sostitutivo è partito da un pezzo... Cazzo, ma che ci vuole a contare fino a quattro? Non ho parole... Viaggio allucinante, Luigi Brasili |
In treno
C'è chi il treno deve aspettarlo tutte le mattine, col suo rumore sempre uguale, come una cantilena dei giorni; ogni mattina e ogni sera, lo sguardo corre di continuo all'orologio, e le gambe stanche sperano in un posto a sedere. Nell'era del pendolarismo frenetico e dei voli low cost, nel millennio un po' folle delle distanze azzerate, l'idea del treno fa sorridere, certo. Ma è anche un sorriso di malinconia...
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